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Biologico, dubbi e perplessità, contrarietà...

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  • #61
    Mercato Biologico

    Alcune aziende di confezionamento mi hanno proposto dei contratti di coltivazione di legumi / cereali biologici particolari. Il problema è che il contratto impegna le parti da un canto alla produzione e alla vendita del prodotto in future, dall'altra all'acquisto, ma la controprestazione (il prezzo d'acquisto) non è predetrminata in contratto venendo definita rinviandola in base al prezzo medio di mercato al momento della raccolta, e sulla base di alcuni parametri nutrizionali / estetici del prodotto.

    Il problema è che per quei tipi di prodotti (ad esempio ceci nazionali biologici Califfo, oppure lenticchie di Rodi, semi di lino, farro triticum dicoccum, ecc...) non esistono mercuriali.

    Facendo una ricerca, in base alla legge dovrebbe esserci un osservatorio nazionale prezzi del biologico curato dalle camere di commercio che però non funziona perché è fermo al 2004.

    Mi è stato detto, con sommo imbarazzo allora che il prezzo si farà orecchiando il prezzo degli altri.

    A me sembra una imbecillità.

    Voi come vi regolate ?

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    • #62
      Letture da consigliare (agricoltura ecocompatibile)

      Buonasera a tutti.
      Sono relativamente nuovo del forum (vi leggo da molto ma è la prima volta che scrivo) e colgo l'occasione per esporvi il mio problema.

      Nell'ottica dello sfruttamento della risorsa agricola nel modo più "naturale" ed "ecocompatibile" possibile, vorrei, con il vostro aiuto, cercare dei buoni testi da acquistare per capire meglio alcune pratiche agricole ossia:

      consociazioni, avvicendamenti, rotazioni culturali, sovescio, solarizzazione
      utilizzo di insetti utili (una sorta di predatori di parassiti)
      lavorazioni del terreno (con gli strumenti giusti) ecc ecc

      Non conosco il disciplinare dell'agricoltura biologica quindi non so se stiamo parlando della stessa cosa.

      Ho chiesto dei libri perché so benissimo che l'argomento è vasto e parlarne in un forum sarebbe difficile (se al momento avete dei link da consigliarmi inizio da qui)

      Vi premetto che la mia è solo voglia di conoscere quindi non porto la minima fretta.
      In futuro se riuscirò a capire qualcosa sull'argomento farò dei test su un pezzo di terreno trasformato ad orto

      Detto questo mi rimetto ai vostri consigli.

      Grazie mille

      P.S. spero di aver postato nella sezione giusta

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      • #63
        Buonasera a tutti

        Mi scuso se posso sembrare insistente, ma, non so a chi posso rivolgermi.
        Avevo anche pensato di rivolgermi ad un istituto agrario e vedere se un prof. di agronomia ha delle letture da consigliarmi

        Grazie mille

        Commenta


        • #64
          Originalmente inviato da Vulcanus Visualizza messaggio
          Buonasera a tutti

          Mi scuso se posso sembrare insistente, ma, non so a chi posso rivolgermi.
          Avevo anche pensato di rivolgermi ad un istituto agrario e vedere se un prof. di agronomia ha delle letture da consigliarmi

          Grazie mille
          non ti so dire al momento il titolo del volume, comunque se ben ricordo, ho trovato delle buone notizie in merito alle pratiche di cui parli nei testi della casa editrice demetra, essendo interessato a bioedilizia bricolage e altro, in uno di questi testi(tipo enciclopedia multisettoriale, in un unico volume) ho trovato dei datti giusti e veritieri senza giungere ad estremismi(in praticaq i vecchi consigli dei nonni, interpretati in chiave moderna, senza sconvolgerne la sostanza)

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          • #65
            Originalmente inviato da challenger Visualizza messaggio
            non ti so dire al momento il titolo del volume, comunque se ben ricordo, ho trovato delle buone notizie in merito alle pratiche di cui parli nei testi della casa editrice demetra, essendo interessato a bioedilizia bricolage e altro, in uno di questi testi(tipo enciclopedia multisettoriale, in un unico volume) ho trovato dei datti giusti e veritieri senza giungere ad estremismi(in praticaq i vecchi consigli dei nonni, interpretati in chiave moderna, senza sconvolgerne la sostanza)
            Ciao Challenger

            Ti ringrazio per l'aiuto
            Da come me lo descrivi questo libro mi sembra proprio una buona lettura per iniziare a fugare un bel poco di dubbi
            Fammi sapere non appena riesci a trovare il titolo.

            Mi attira molto il concetto che hai illustrato come:
            Originalmente inviato da challenger Visualizza messaggio
            ho trovato dei datti giusti e veritieri senza giungere ad estremismi(in praticaq i vecchi consigli dei nonni, interpretati in chiave moderna, senza sconvolgerne la sostanza)
            Tutti i testi che riesci a suggerirmi che come linea di pensiero seguono le tue parole mi servirebbero

            Grazie mille

            P.S. scusami per il ritardo nella risposta ma il lavoro.....
            Ultima modifica di Vulcanus; 10/04/2009, 15:25.

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            • #66
              Ciao a tutti

              Rispolvero questa discussione per sapere se avete libri da consigliarmi
              Volevo sapere se Challenger è riuscito a trovare il titolo esatto i questo libro

              Inoltre volevo sapere cosa ne pensate di questo libro della giunti-Demetra, fa parte della collana pollice verde
              Blog di notizie dall'Italia e dal mondo, news e approfondimenti ultim'ora a 360 gradi


              Da ciò che leggo si parla di tecniche colturali, trattamenti, calendario lunare ecce cc
              Non capisco se nel libro si parla di argomenti tipo consociazioni, avvicendamenti, rotazioni culturali, sovescio, solarizzazione
              utilizzo di insetti utili (una sorta di predatori di parassiti)
              lavorazioni del terreno (con gli strumenti giusti) ecc ecc

              Grazie mille

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              • #67
                Orto biologico

                Buonasera a tutti, voglio creare un orto biologico e devo redarre un business plan in merito a costi e ricavi dell'orto biologico.
                La mia azienda è sita in Sicilia, e l'intenzione è produrre ortaggi stagionali e biologici. Vi voglio porre una domanda per piantine. Se volessi gestire una produzione di 1000 piantine per stagione, mix di ortaggi tipici di stagione, che costi avrei?
                Di cosa necessito, in termini di macchinari, sementi, fertilizzanti ect.....

                So che la domanda è stragenerica, pero vi chiedo di accettarla e magari di correggerla nel corso della discussione.

                Cordialemente

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                • #68
                  Originalmente inviato da Sambuinter Visualizza messaggio
                  Buonasera a tutti, voglio creare un orto biologico e devo redarre un business plan in merito a costi e ricavi dell'orto biologico.
                  La mia azienda è sita in Sicilia, e l'intenzione è produrre ortaggi stagionali e biologici. Vi voglio porre una domanda per piantine. Se volessi gestire una produzione di 1000 piantine per stagione, mix di ortaggi tipici di stagione, che costi avrei?
                  Di cosa necessito, in termini di macchinari, sementi, fertilizzanti ect.....

                  So che la domanda è stragenerica, pero vi chiedo di accettarla e magari di correggerla nel corso della discussione.
                  Non è stragenerica,è solo l'evidenza di cosa ci sia di concreto a supporto.
                  Non basta decidere di voler far qualcosa per poterlo fare.
                  Già quando si hanno competenze specifiche si rischia sempre che non si vada a buon fine,figuriamoci partendo dal nulla.
                  Appare quantomeno avventato.
                  Per rimanere in tema,una coltivazione biologica ha criticità ancora maggiori.
                  Ognuno è ciò che è,non ciò che finge di essere....

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                  • #69
                    Originalmente inviato da Sambuinter Visualizza messaggio
                    Se volessi gestire una produzione di 1000 piantine per stagione, mix di ortaggi tipici di stagione, che costi avrei?
                    Di cosa necessito, in termini di macchinari, sementi, fertilizzanti ect.....

                    So che la domanda è stragenerica, pero vi chiedo di accettarla e magari di correggerla nel corso della discussione.

                    Cordialemente
                    Se consideri che mille piantine parliamo di 0,2 ettari di terreno, diviene difficile anche fare un esempio per puro divertimento accademico.
                    Ogni ortaggio ha le sue diverse esigenze di sostanze nutritive, diverso ciclo biologico, diverse esigenze idriche.
                    Più è variegato, più aumentano i costi.
                    Anche le singole voci di costo non sono standard.
                    Dipende dall'andamento climatico, di parassiti, dal tipo di irrigazione, semina, lavorazione, trapianto, etc........
                    Impossibile risponderti.
                    Parliamo poi di una superficie modesta, diviene difficile anche agire con attrezzature e macchine.

                    Commenta


                    • #70
                      Originalmente inviato da 90 c Visualizza messaggio
                      Se consideri che mille piantine parliamo di 0,2 ettari di terreno, diviene difficile anche fare un esempio per puro divertimento accademico.
                      Ogni ortaggio ha le sue diverse esigenze di sostanze nutritive, diverso ciclo biologico, diverse esigenze idriche.
                      Più è variegato, più aumentano i costi.
                      Anche le singole voci di costo non sono standard.
                      Dipende dall'andamento climatico, di parassiti, dal tipo di irrigazione, semina, lavorazione, trapianto, etc........
                      Impossibile risponderti.
                      Parliamo poi di una superficie modesta, diviene difficile anche agire con attrezzature e macchine.
                      Grazie per la risposta. Avevo pensato ed ero consapevole dell'inesattezza della domanda. Adesso vorrei, che la discussione evolvesse in qualcosa di più specifico, di più tecnico, e sono sicuro che grazie a voi ci riuscirò.

                      Dunque iniziamo a scendere nel tecnico. Il mio core business, sarà la vendita diretta online, quindi ho bisogno di produrre diverse varietà, al fine di fornire un paniere di beni, molto assortito, che sia in condizione di affrontare un viaggio. La mia azienda è sita in Sicilia, ma i miei potenziali clienti saranno al nord, quindi la deperibilità della merce è una prerogativa fondamentale.
                      Dividiamo gli ortaggi coltivabili per stagione e che siano poco deperibili. Voi cosa consigliate per ogni stagione? Grazie in anticipo

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                      • #71
                        Business plan, core business, costi, ricavi...........
                        In questa discussione si parla del biologico.
                        Solitamente è un passaggio molto delicato, postumo ad una prima esperienza fatta con tutti i vantaggi dei mezzi tecnici a disposizione.
                        Il biologico è una sfida molto forte, che richiede esperienza e presenza costante.

                        Circa il resto della domanda:
                        vendita on-line? come? dovresti organizzarti privatamente per vendere ortaggi al nord? come ammortizzi i costi di trasporto? quanto costerebbe (più del costo unitario del prodotto.......)?

                        Commenta


                        • #72
                          Originalmente inviato da 90 c Visualizza messaggio
                          Business plan, core business, costi, ricavi...........
                          In questa discussione si parla del biologico.
                          Solitamente è un passaggio molto delicato, postumo ad una prima esperienza fatta con tutti i vantaggi dei mezzi tecnici a disposizione.
                          Il biologico è una sfida molto forte, che richiede esperienza e presenza costante.

                          Circa il resto della domanda:
                          vendita on-line? come? dovresti organizzarti privatamente per vendere ortaggi al nord? come ammortizzi i costi di trasporto? quanto costerebbe (più del costo unitario del prodotto.......)?
                          Forse non mi spiego bene. Io ho dei dipendenti che fino ad ora hanno curato la coltivazione basata sul convenzionale. Ma non sono in condizione di darmi un analisi sul biologico seria e innovativa. Vi sto chiedendo se è possibile fare un'analisi dei costi per capire quanto puo costare unitariamente la produzione di un mix di ortaggi stagionali e bilogici che siano poco deperibili nel brevissimo periodo. Poi il costo dal momento che dal campo passano sul mezzo di trasporto fino a giungere a destinazione è un'analisi che so fare perfettamente da solo. Quello che vorrei sapere è qualcosa del genere........


                          La lattuga è un ortaggio estivo, puo affrontare un viaggio di due giorni ed arrivare in ottime condizioni a milano. Okay la posso produrre. Per produrre 500 lattughe ti serve 250mq devi prima fresare il terreno e poi concimare con letame, poi mettere a dimora dopo aver comprato le piantine e tuttonquesto ti potrà costare X. Poi dopo aver messo a dimora devi fare un impiato di irrgazione, coprire con nylon, ti servirà una motozappa ect..... Per proteggere la pianta da infestanti e parassiti devi usare i prodotti X e Y dal costo di tot. Euro..... Insoma, mi servirebbe una sorta di scaletta che mi consenta di mettere a fuoco la situazione sul campo. Dal campo al consumatore finale riesco ad orientarmi perfettamente, pero è certo che se per ipotesi, per produrre UNA LATTUGA BIOLOGICA, e sottolineo una, mi viene a costare, prendendo in considerazione costi fissi e varibili, 0,80€ allora capisco perfettamente che è una storia morta sul nascere.

                          Vi chiedo questo, credo di non essere OT, se lo sono chiedo scusa, se non lo sono, vi chiedo aiuto a fare un'analisi che mi consenta in maniera ORIENTATIVA, e lo sottolineo, di capire, qual è il costo unitario della produzione di un paniere di ortaggi stagionali.

                          Vi ringrazio in anticipo.
                          Cordialmente

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                          • #73
                            X Sambuiter
                            Hai delle vigne coltivate tradizionalmente e vuoi passare nel biologico;quindi conosci la procedura di coltivazione!
                            Anche se stai in Sicilia dei trattamenti devi pur farli,fitofarmaci ammessi Zolfo e rame.
                            Dovendo rispettare i protocolli del quantitativo ammesso per ettaro di rame metallo, presumo pure che sai come effettuare i trattamenti sia per prevenire una infezione o bloccarne un inoculo,quindi anche i tempi di incubazione intercorrenti tra una pioggia infettante e la manifestazione del patogeno.
                            Qualora capiti un imprevisto o una annata anomale come questa in corso,come pensi di risolvere stando nel biologico?
                            Ultima modifica di LorenzVigna; 24/06/2013, 19:13.

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                            • #74
                              Non posso esprimermi sul biologico su tutte le colture.
                              Ci sono però delle problematiche che rendono difficile la coltivazione.
                              La nottua gialla del pomodoro può colpire il 100% dei frutti ed in biologico è difficilissimo intervenire.
                              La tignola idem per peperoni e melanzane.
                              Come quantificarne i costi? E' difficilissimo!!!!!
                              Ci sono troppe variabili!!! Non è un prodotto industriale dove il processo è controllato.
                              L'andamento climatico, gli insetti, etc....non puoi prevederli.
                              La virosi distrugge un intero campo senza poter intervenire.
                              I costi solitamente si quantificano su superficie investita.
                              Poi ci sono le rese medie e forse riesci a fare una stima dei costi al kg, che varia tantissimo da zona a zona,da azienda a azienda, dal clima etc.....

                              Commenta


                              • #75
                                Originalmente inviato da 90 c Visualizza messaggio
                                Non posso esprimermi sul biologico su tutte le colture.
                                Ci sono però delle problematiche che rendono difficile la coltivazione.
                                La nottua gialla del pomodoro può colpire il 100% dei frutti ed in biologico è difficilissimo intervenire.
                                La tignola idem per peperoni e melanzane.
                                Come quantificarne i costi? E' difficilissimo!!!!!
                                Ci sono troppe variabili!!! Non è un prodotto industriale dove il processo è controllato.
                                L'andamento climatico, gli insetti, etc....non puoi prevederli.
                                La virosi distrugge un intero campo senza poter intervenire.
                                I costi solitamente si quantificano su superficie investita.
                                Poi ci sono le rese medie e forse riesci a fare una stima dei costi al kg, che varia tantissimo da zona a zona,da azienda a azienda, dal clima etc.....

                                Produrre in biologico è proprio cosi rischioso?

                                Commenta


                                • #76
                                  Originalmente inviato da Sambuinter Visualizza messaggio
                                  Produrre in biologico è proprio cosi rischioso?
                                  Lo è con tutti i mezzi a disposizione, figurati senza quelli più "potenti".....
                                  L'agricoltura biologica necessita di un know-how molto tecnico, ampie rotazioni, ottima predisposizione di clima e particolari tecniche colturali.
                                  Sicuramente bisogna prima vedere le problematiche che si riscontrano con l'agricoltura convenzionale.
                                  Produrre grano biologico è assai più facile che produrre ortaggi.
                                  Produrre aglio biologico è assai più facile che produrre peperoni, melanzane pomodori o lattuga.
                                  Già con i legumi diviene difficile la produzione biologica.

                                  Commenta


                                  • #77
                                    Originalmente inviato da 90 c Visualizza messaggio
                                    Lo è con tutti i mezzi a disposizione, figurati senza quelli più "potenti".....
                                    L'agricoltura biologica necessita di un know-how molto tecnico, ampie rotazioni, ottima predisposizione di clima e particolari tecniche colturali.
                                    Sicuramente bisogna prima vedere le problematiche che si riscontrano con l'agricoltura convenzionale.
                                    Produrre grano biologico è assai più facile che produrre ortaggi.
                                    Produrre aglio biologico è assai più facile che produrre peperoni, melanzane pomodori o lattuga.
                                    Già con i legumi diviene difficile la produzione biologica.
                                    Allora, facciamo un altro ragionamento? Andiamo dal semplice al difficile. Hai detto per esempio dell'aglio biologico. Quali sono altre colture di semplice coltivazione in biologico?

                                    Grazie in anticipo

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                                    • #78
                                      Per mia esperienza e nella mia zona, mi sento di esprimermi solo sull'aglio.
                                      Le altre hanno problematiche poco gestibili in biologico (verdura,frutta, ortaggi vari).
                                      I legumi dipende molto dalle annate ma potrebbero essere coltivati in biologico con i prezzi che si riescono a spuntare.
                                      Oleaginose possono essere coltivate in biologico con rischio elevatissimo.
                                      Grano,orzo,avena possono essere coltivati in biologico, con rischio elevato.

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                                      • #79
                                        Originalmente inviato da 90 c Visualizza messaggio
                                        Per mia esperienza e nella mia zona, mi sento di esprimermi solo sull'aglio.
                                        Le altre hanno problematiche poco gestibili in biologico (verdura,frutta, ortaggi vari).
                                        I legumi dipende molto dalle annate ma potrebbero essere coltivati in biologico con i prezzi che si riescono a spuntare.
                                        Oleaginose possono essere coltivate in biologico con rischio elevatissimo.
                                        Grano,orzo,avena possono essere coltivati in biologico, con rischio elevato.
                                        Dove coltivi? Grazie comunque.

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                                        • #80
                                          Puglia.
                                          Tu sei nell' entroterra o costa siciliana?

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                                          • #81
                                            Originalmente inviato da 90 c Visualizza messaggio
                                            Puglia.
                                            Tu sei nell' entroterra o costa siciliana?
                                            Entroterra siciliano, quota 700mt sul livello del mare, a circa 20 km dalla costa

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                                            • #82
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                                              prima di tutto,oltre al problema dei prezzi e della commercializzazione,occorre sapere se l'orticoltura biologica è fattibile in quella zona.
                                              Faccio un orto familiare di circa 150 metri quadri su un appezzamento di 2000 con totale rotazione,sempre su terreno nuovo in precedenza seminato a trifoglio selvatico,tornando sullo stesso terreno ogni 12 anni:Ho un armadietto pieno di bussolotti e boccettine altrimenti mangerei solo radicchi di campo.
                                              650 mt altitudine alto appennino Bolognese.
                                              C

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